La terra dei pioppi

Secondo il mito, Fetonte, per dimostrare la sua discendenza divina, pregò il padre di lasciargli guidare il carro del Sole,  ma a causa della sua inesperienza, ne perse il controllo, i cavalli si imbizzarrirono e corsero all'impazzata per la volta celeste: prima salirono troppo in alto, bruciando un tratto del cielo che divenne la Via Lattea, quindi scesero troppo vicino alla terra, devastandola. Gli uomini chiesero aiuto a Zeus che intervenne e, adirato, scagliò un fulmine contro Fetonte, che cadde alle foci del fiume Eridano, in nostro grande Po. Le sue sorelle, le Eliadi, spaventate, piansero abbondanti lacrime che vennero trasformate dagli dei in pioppi biancheggianti.

Uno dei tratti caratteristici della Pianura Padana è la presenza di boschi coltivati e lunghi filari di pioppi che vanno ad interrompere la monotonia della campagna. Oggi tuttavia il volto del territorio sta rapidamente mutando e uno degli elementi più caratterizzanti, il pioppo, sta diventando una rarità. I motivi di questa trasformazione vanno ricercati nelle leggi del mercato. Se la pianura diventerà un’immensa landa desolata anche l’ambiente e la qualità dell’aria ne risentiranno.
E’ sempre l’uomo e soprattutto l’economia a dettare legge? E soprattutto, ciò che è economicamente conveniente, è veramente vantaggioso per l’uomo?

Verona, 2013